14 novembre, 2008

Riflettere sulle liste civiche ma senza secondi fini


Da tempo in molti prospettano il lancio di lista o liste civiche a Napoli.
Su ciò sono stato intervistato dal Corriere del Mezzogiorno di ieri, ripreso da d.l. con il bel titolo "Civicness (?)"… con tanto di punto interrogativo, e di nuovo stamattina ne ho parlato via radio con Norberto Gallo.

La sostanza della faccenda va riassunta in tre punti:
1 – chi oggi propone queste liste non ha alcuna tradizione civica ma è ceto di apparato politico; dunque dice di fare una cosa ma è immerso culturalmente e politicamente in un’altra;
2 - molti che propongono liste vogliono farlo trasversalmente a destra e sinistra, attaccando, di fatto, il bipolarismo;
3 – nessuno di costoro fa analisi sobria e severa degli ultimi anni di amministrazione comunale, provinciale e regionale a Napoli né individua temi, contenuti, proposte né tanto meno modalità partecipative su cui in genere si cimentano le liste civiche.

Penso che sarebbe cosa seria e forse doverosa - a questo punto - che chi ha fatto l’esperienza autentica di una lista civica, in primis Decidiamo Insieme (ma forse anche altri) facesse di nuovo un bilancio onesto dell’esperienza, in un luogo pubblico, fornendo documentazione e consentendo un dibattito libero sull’argomento. E dunque senza secondi fini.
Ne siamo capaci? Magari entro l’anno solare?

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Finalmente!

http://fraba.splinder.com/post/19035581/Qualcuno+pu%C3%B2+chiuderle+la+boc

Anonimo ha detto...

Caro Marco,
condivido idea e tempi.

Mi sembra importante offrire un bilancio della esperienza decidiamoinsiemista e contemporaneamente uno spazio di analisi della situazione odierna.
Chissà che qualcosa/qualcuno non si risvegli dal letargo...

pirozzi ha detto...

ok ok, ma: la cosa più fastidiosa che potrebbe succedere e su cui non vorrei compromessi è che, civici o no, la politica che si concentra solo sulle liste e le relativa scadenze fa anyway la palla e tradisce una concezione, sono buono, solo elettorale (ho deoo "solo") della politica. una lista civica avrebbe senso solo se fosse non un'accozzaglia di personaffi e personalità, ma una proiezione, per quanto scartante, di presenze pubbliche in città, anche lle vite di tutti i giorni. e non di improvvisati opinionisti.
uggerisco: Illich,Esperti di troppo.

pirozzi ha detto...

mi scordai: le paronomasie mi eccitano, disegnao mondi come le metafore; si potrebbe dare spazio alla pubblicità di liste non civiche, ma chiaviche (anche camuffate in quelle civiche). un po' di agitazione grillina potrebbe servire sganciandosi dal grillismoparlante. chessò, magari un manifesto che riproduce l'elegante gesto di bassolino che allontana il conto.

Anonimo ha detto...

Ottimo inizio... direi che siete già alla fase di paranoia...

Angelo D'Amore ha detto...

IMMAGINE ITALIANA NEL MONDO

saviano ha trasformato la cronaca in narrativa, questa in antropologia mitologica, alla fine il tutto diventera’ costume sociale come parte integrante della migliore tradizione italiana.
se ne accentuera’ l’aspetto folkloristico andando a scemare quello della denuncia.
un tempo c’era l’abbinamento pizza, spaghetti e mafia. le prossime generazioni a livello mondiale, identificheranno il nostro paese con un altro parallelismo. "italia=gomorra"
le conseguenze non tarderanno a venire e cadranno su tutti.