02 ottobre, 2009

Le case di Ezra Pound

Ancora un pezzo che è uscito su Repubblica Napoli, stavolta in occasione di un corteo antifascista contro un centro di casapound e che è finito in modo violento.

Mentre i cortei si muovono tra le grida che evocano il ricordo delle Quattro Giornate, Erri De Luca chiama all’antifascismo militante anni settanta, i responsabili di causapound si proclamano oscuramente fascisti della terza generazione e il comune intende far disoccupare con la forza gli spazi da loro occupati intitolati al grande poeta americano, può capitare di pensare alle case di Ezra Pound, quelle vere, dove egli visse. E che forse potrebbero suggerirci qualcosa.
Sì, le case. Quella dove nacque in mezzo agli spazi vuoti e sotto il cielo largo dell’Idaho, quelle dove approdò, ancora ragazzo, nelle grandi città, dove poteva condurre la vita sregolata che desiderava, lontana dalla sua bigotta provincia. E dove accumulava i libri dei poeti antichi e medioevali o iniziava l’amicizia con T. S. Eliot o pranzava con William Carlos Williams o amoreggiava con Hilda Doolittle grande poetessa e donna apertamente bisessuale. Quelle inglesi o parigine dove studiava il teatro Nò giapponese con Yeats, imparava la boxe da Hemingway o da cui scendeva per presentare James Joyce alla sua futura editrice. O quelle italiane degli anni trenta dove scriveva versi di innovativa potenza, studiava le musiche rinascimentali e giocava a tennis. Ma dove iniziarono i segni di un lucido e terribile delirio. Infatti prese una vera fissazione contro le banche in quanto tali. Sposò le teorie sulla superiorità della razza ariana denigrando i neri d’America come inferiori mentre, al contempo, esaltava Thomas Jefferson come possibile ispiratore di Mussolini, dimenticando gli scritti sulla democrazia del fondatore degli Stati Uniti o il fatto che avesse vissuto e fatto molti figli con una donna nera dopo la morte di sua moglie. Poi vennero le case del tempo di guerra. Dove Pound continuò a difendere il regime anche durante la repubblica di Salò, facendosi portavoce del nazi-fascismo alla radio con parole incancellabili: “Se mai vi è stata nazione che ha prodotto efficiente democrazia, questa è stata la Germania. Eliminate Roosvelt e i suoi ebrei o gli ebrei e il loro Roosvelt”. E la casa della prigionia – che casa non era ma una gabbia all’aperto e poi una tenda – dove fu rinchiuso nel campo americano di Pisa, accusato di alto tradimento. O la prigione dove soggiornò durante il processo e dove si salvò dalla pena capitale solo perché quasi tutta l’avanguardia artistica del Novecento che aveva avversato il nazi fascismo si mobilitò generosamente per lui e perché, grazie alle garanzie liberali, i più grandi psichiatri d’America ne riconobbero la effettiva infermità mentale. Primo Levi un quarto di secolo dopo il processo scrisse: “Forse il tribunale americano che giudicò Pound mentalmente infermo aveva ragione: scrittore d'istinto, doveva essere un pessimo ragionatore e lo confermano il suo comportamento politico ed il suo odio maniacale per i banchieri. Ora, chi non sa ragionare deve essere curato, e nei limiti del possibile rispettato, anche se, come Ezra Pound, si induce a fare propaganda nazista contro il proprio paese in guerra contro la Germania di Hitler”. O l’altra casa di Pound che casa non era – ma stanza di ospedale psichiatrico – dove, nonostante tutto, continuava a incontrare i capi segregazionisti e a proclamare un testardo razzismo: “E’ una missione quella di lavar via dalla razza anglo-sassone gli elementi che la infangano, i negracci e gli ebreacci”. O l’ultima casa, a Venezia, dove un giorno del 1967 andò a trovarlo il poeta Allen Ginsberg. Lì salutandosi sull’uscio della porta - in risposta al “grazie per le sue poesie” del poeta della beat generation, ebreo fiero di esserlo – Ezra Pound timidamente disse con un fil di voce: “Il mio più grave errore è stato il mio stupido pregiudizio antisemita da sobborgo, una roba che ha rovinato tutto”.
Che dire allora di e su casapound? Sono figlio di un antifascista condannato a venti anni dal tribunale speciale. Da ragazzo facevo antifascismo militante per le strade di questa città ma leggevo con ammirazione i Cantos di Ezra Pound. E forse iniziavo a capire che si è chiamati a vivere in un mondo complicato, che ereditiamo da un secolo che è finito ma sul cui senso ci si deve interrogare ancora e con lo spirito del ventunesimo secolo che ha evocato Obama pochi giorni fa alle Nazioni Unite. E che si fonda sulla necessità imperativa di superare la paura dell’altro e di andare oltre gli steccati e parlare del merito delle cose. No, io non manderei la polizia a sgombrare casapound e tanto meno ci andrei io con i miei compagni. Ci andrei sì. Ma per parlare. E domanderei: quali delle case di Ezra Pound vi ispirerà in questo luogo? Quella dei poeti di ogni cultura e inclinazione sessuale? Quella dei proclami di odio? Quella della riflessione sugli errori? Perché - come ha scritto Paola Concia, donna di sinistra che lotta per la causa di ogni diversità e che si reca in questi giorni a casapound di Roma - la paura del diverso si annida in ogni cultura, a destra e a sinistra. E noi lo sappiamo nelle vicende quotidiane di razzismo e di omofobia che ci stanno opprimendo. E non basta il proclama antifascista: un nostro quartiere che è insorto contro i carri armati nazisti durante le Quattro Giornate, che sempre è restato fedele all’antifascismo, ha anche cacciato vecchi e bambini rom a suon di molotov. Sì, io andrei innanzitutto a parlare. Perché la città è satura di aggressività; c’è un bisogno immenso di parole scambiate, anche se sono difficili.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

mi scuso con marco se in altro luogo, per errore, ho detto di avere lasciato un commento a questo articolo che, in realtà, avevo commentato su napolionline (e poi su decidiamoinsieme)

franco cuomo ha detto...

http://interfaceworld.splinder.com/post/21461438/Casa+Pound%2C+Centri+Sociali%3A+tr

Anonimo ha detto...

sono uno studente, un democratico, un antifascista, ritengo che ci sia troppa leggerezza nel giudizio suo casapound da parte del professore rossi-doria.
Egli cade nell'ennesimo errore di considerare questi ragazzotti dalle teste rasate con fasci littori e croci celtiche, dei semplici e ingenui individui strumentalizzati o strumentalizzabili, in realtà appartengono a un organizzazione nazioanale responsabile di pestaggi e aggressioni in tutt italia, a danni di immigrati omossesuali, militanti delle lotte sociali...codesti personaggi son ben consapevoli dei valori che portano avanti, si dicono diciannovisti, quindi dei veri e propri squadristi in effetti, dunque quali parole ci son da spendere con infami razzisti e delinquenti, il fascismo è una cosa seria, serissima, per essere presa così alla leggere, le istituzioni devono prendere posizioni e negare ogni spazio a questi soggetti pericolosissimi non solo per le persone fisiche, ma per la cultura di odio e di morte alla quale si rifanno, ovvero il nazifascismo.

aurelio alaimo ha detto...

C'è stata anche la casa a Sant'Ambrogio di Rapallo, dove Lisetta Carmi nel 1966 fotografò Ezra Pund, invecchiato, silenzioso, "in pigiama con una vestaglia scura e ampia che tiene chiusa con mani scheletriche." Lo leggo in un bel libro che Carmi ha donato alla mia scuola, dopo averle fatto il regalo di una visita e di un incontro con le classi. Il libro si chiama "L'ombra di un poeta" (Milano, ObarraO edizioni, 2005). Poi, certo, le cose sono complicate. Ma questo è comunque il mio piccolo contributo alla voglia di parlare di cui scrive Marco Rossi-Doria.
Aurelio Alaimo

Anonimo ha detto...

Sono contento che ti piace Cantos di Pound, ma dovete sapere che Pound sarebbe totalmente condanna delle Nazioni Unite (O Obama, è per questo) come una distrazione del problema reale, il sistema globale di denaro debito. Leggere e tradurre questo libro:

http://www.vho.org/aaargh/fran/livres10/PoundRadiospeeches.pdf

... di sicuro, non vi è scherzosa antisemitismo in loro (è imperativo che il lettore SENTENZA RISERVA fino aver capito le parole di Pound e il suo intento), ma delineano un problema molto più grande, questo è il fatto che la Federal Reserve è un banca privata che non ha assolutamente alcuna responsabilità per il governo o il contribuente, e le banche d'Europa, la stessa cosa. E non troverete le Nazioni Unite citano il presente in uno dei loro incontri!

Pound ha anche commissionato Eustace Mullins per scrivere la Federal Reserve, e questo è quello che ha scoperto:

http://www.arcticbeacon.com/books/Eustace_Mullins-SECRETS_of_the_Federal_Reserve_Bank.pdf

questo è l'unico libro in lingua inglese per essere bruciato in Germania post-bellica, così pericoloso è stato il suo messaggio alla morsa delle banche europee. Mentre i libri di storia ci farà credere che Pound fu imprigionato per il suo fascismo (tradimento negli Stati Uniti) la verità è che aveva capito che il controllo reale era con le banche e non con i governi (significato; a cuore la questione non è a tutti i ideologica).

Così il 'Occupy Wall Street' dimostrazioni succedendo ora eccetera.

Anonimo ha detto...

http://www.bol.it/libri/Ezra-Pound.-Discorsi/Marco-Dolcetta/ea978883971245/

Hmm... perché io sono sospettoso di tutto questo? Forse perché è di 83 pagine rispetto alle 400 pagine più ho in inglese. Ma io acquisto in modo da essere approfondita.
Oh, e vi prego di dirmi cosa Testo Secondaria di Pound che si utilizza per dire che ha sviluppato una teoria dei neri come esseri inferiori?

Perché la gente non legge testi primari, invece di basarsi su heresay e vile speculazione? Se hai appena letto il testo principale con qualsiasi tipo di intelligenza saprete, che trascurando una certa provinciale antisemitismo, la maggior parte del testo è in realtà molto eroico, un tratto ben studiate contro l'avidità monetaria.
Il problema è che siamo bloccati con una popolosa che si incontrano il coraggio e la compassione di Pound con una dipendenza da voci, pettegolezzi, e le estrapolazioni inutile delle nostre istituzioni moderne di educazione.

In ultima analisi, il grande poeta trascende le istituzioni, e così, allo stesso modo, è dovere del singolo di trascendere anche ciò che essi sono alimentati sui poeti attraverso le istituzioni.

Anonimo ha detto...

Sì, era fascista, sì, era moderatamente anti-semita (così è stato TS Eliot a proposito, leggere "After Strange Gods") ma il messaggio del Discorsi Radio trascende entrambi questi perché rompe aperto tutto il controllo del governo come, ad un più alto livello, il controllo della banca ... e cambia la tonalità intera di dibattito pubblico per il ventunesimo secolo, per lo meno.

Pound, lui stesso dice: "I miei discorsi alla radio alla fine dovranno essere giudicati per il loro contenuto. Né il mezzo di diffusione, né i meriti oi difetti della mia esposizione può essere la base per il giudizio finale. I contenuti dovranno servire come tale base."